Area Subsahariana dal Senegal al Corno d’Africa ed a Sud fino al Mozambico
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
L’Avvoltoio di Rüppell o Grifone di Rüppell è uno dei grandi avvoltoi africani.
Si dice che gli avvoltoi siano in grado di volare a quote molto elevate e questa specie può essere considerata senza alcun dubbio l’uccello che abbia volato più in alto fra tutte le specie di uccelli viventi. Si è avuta conferma il 1973 sul cielo della Costa d’Avorio, con lo scontro in volo di un esemplare con un aereo delle linee aeree avoriane a ben 11.300 m di altitudine! Anche se questa altezza è da ritenersi eccezionale, questo uccello vola sempre a quote notevolmente elevate e supera abitualmente e con assoluta disinvoltura i 5.000 m.
La facilità di volteggio e la notevole velocità che può raggiungere in volo libero, permette a questo avvoltoio di spostarsi anche a distanze che superano spesso varie decine di chilometri, anche solo per la ricerca del cibo. Sono uccelli molto sociali che usano nidificare in vaste colonie, condividendo al medesimo tempo un vastissimo territorio di caccia. Questa socialità è condivisa sia nella ricerca delle carcasse sia durante l’alimentazione.
Il grifone di Rueppell misura più di 1 m di lunghezza ed ha un’apertura alare che supera i 2,5 m. Anche il peso è notevole, variando tra i 6 ed i 9 kg con punte anche superiori quando dispone di grosse quantità di cibo. Spesso si ingozza così tanto da restare appollaiato a terra vicino alla carcassa per diverso tempo prima di poter riprendere il volo.
2018,
Original acrylic on paper
2019,
Original acrylic on paper
2021,
Original acrylic on paper
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This exhibition is a rare chance to experience two of Yayoi Kusama’s Infinity Mirror Rooms. These immersive installations will transport you into Kusama’s unique vision of endless reflections.
Infinity Mirrored Room – Filled with the Brilliance of Life is one of Kusama’s largest installations to date and was made for her 2012 retrospective at the gallery. It is shown alongside Chandelier of Grief, a room which creates the illusion of a boundless universe of rotating crystal chandeliers.
A small presentation of photographs – some on display for the first time – provides historical context for the global phenomenon that Kusama’s mirrored rooms have become today.